domenica 5 giugno 2016

Raccolta fondi per Kobane : il generatore !

La Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia ringrazia la Rete Kurdistan Parma , Piacenza e Reggio Emilia e tutte e tutti le / i compagne/i solidali per le importanti donazioni inviateci a più riprese durante l'anno 2015. Il vostro impegno, tra i più significativi in Italia, ci ha consentito di inviare aiuti urgenti per il Rojava e di procedere all'acquisto di un generatore elettrico a gasolio destinato al funzionamento dell'ospedale di Kobane. Grazie ancora a nome di tutto il popolo curdo e di tutti i popoli del Rojava. Spas!
Mezzaluna Rossa Kurdistan Italia Onlus


giovedì 2 giugno 2016

Nusaybin sotto assedio

Desideriamo attirare l’attenzione della Comunità Internazionale, delle istituzioni e organizzazioni per i diritti umani sulla situazione gravissima nella città assediata di Nusaybin che sotto coprifuoco totale (24 ore) da 77 giorni.
Il 26 maggio dopo pesanti bombardamenti turchi e fuoco continuo che ha preso di mira interi quartieri nella città di Nusaybin, le Unità di Protezione Civili (YPS) curde hanno rilasciato una dichiarazione dicendo che si erano ritirate dalla città dal 25 maggio per impedire ulteriori danni alla popolazione civile. Tuttavia le forze di sicurezza dello Stato da allora hanno continuato a bombardare e sparare in modo ancora più intenso. Il Partito Democratico dei Popoli (HDP), insieme a organizzazioni della società civile si è attivato per impedire la ripetizione del massacro di Cizre, dove le unità speciali della polizia turca e le forze militari hanno bruciato vive circa duecento persone in tre cantine, e per garantire un’uscita in sicurezza dei civili dalla zona assediata.
Fino ad ora 70 persone sono state trasferite dalla zona del conflitto, tra cui molti bambini. Le forze di sicurezza turche hanno sottoposto a fermo tutte queste persone. Abbiamo ricevuto informazioni di prima mano da avvocati, famiglie e dal nostro deputato di Nusaybin che i detenuti sono stati pesantemente torturati, nonostante le scene propagandistiche nei media e sulla stampa filo-governativi dove le forze di sicurezza turche mostrano pietà nei confronti dei detenuti.
Nella ferma convinzione che le persone meritino una scelta migliore di quella tra essere oggetto di violazioni della dignità personale e la tortura da un lato, e l’essere bombardati fino alla morte dall’altro, chiediamo alla Comunità Internazionale di tenere sotto attenta osservazione la situazione a Nusaybin e di usare tutti i mezzi a sua disposizione per fermare le torture alle quali sono sottoposti i detenuti e il fuoco e il bombardamento indiscriminato contro la città. Ci sono ancora molte persone che si trovano intrappolate lì.
Commissione Affari Esteri HDP

fonte : UIKI Onlus