domenica 20 marzo 2011

Intifada e lacrimogeni

Lasciamo la spianata della festa e continuiamo con la marcia verso la tenda.
Mentre ci avviciniamo troviamo la polizia schierata davanti ai blindati, c'è un
notevole assembramento di Kurdi che gridano slogan.
Dopo esserci consultati scegliamo, alcuni di noi, di garantire con la nostra
presenza di delegazione italiana, lo svolgimento pacifico della marcia.
Non è così.
Mentre ci avviciniamo iniziamo a vedere gli idranti,contenenti una sostanza
colorata indelebile per qualche giorno,
mentre giovani Kurdi avvolti nelle Kefie lanciano sassi.
Improvvisamente sentiamo l' odore acre dei lacrimogeni che si avvicina sempre
più.
Scappiamo coi Kurdi,ma non ci sono vie di fuga:
da una parte gl' idranti e i lacrimogeni, dall' altra i blindati, ci rifugiamo
nell' unico spazio che fortunosamente troviamo: un bagno con un rubinetto che
ci permette di toglierci da lviso i gas che ci riempie occhi e gola.
Rimaniamo per una decina di minuti a sciacquarci, infine i Kurdi ci dicon ch'è
tutto finito.
Ci ringraziano per la ns presenza mentre ritorniamo in Hotel presidiato dalla
polizia.

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