Asya Abdullah co-presidente del Partito dell’Unione Democratica (PYD), che si trova a Kobane, ha raccontato a Kurdish Question che questa sera (21 ottobre) è stato compiuto un attacco chimico in un quartiere orientale della città. Abdullah ha affermato che non sanno da dove sia arrivato l’attacco perché non si è registrata alcuna esplosione.
Essa ha dichiarato: “Potrebbe essere stato un missile silenzioso o un missile piazzato precedentemente nel quartiere. Molte persone hanno perso conoscenza e stanno lottando per riuscire a respirare e vedere. Stiamo indagando la situazione ma non abbiamo l’attrezzatura tecnica necessaria per fare i test.”
Il Dr. Welat, uno dei quattro medici a Kobane, ha riferito a Guney Yildiz, un giornalista della BBC World, che sospettava che l’attacco chimico fosse gas cloro o proiettili al fosforo. Il Dr Welat ha dichiarato: “Non possiamo confermare un attacco chimico senza prove adeguate e chiediamo perciò che le attrezzature mediche possano essere paracadutate.”
Questo è il secondo incidente che si verifica, in cui lo Stato Islamico potrebbe aver usato armi chimiche a Kobane.
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