mercoledì 6 aprile 2011

Si inasprisce il conflitto in Turchia

Dall’inizio del mese di marzo, parallelamente agli attacchi della polizia in occasione delle feste e delle dimostrazioni kurde, si sono intensificate le operazioni militari in un contesto già di per se esplosivo. Attualmente, sono in corso degli spostamenti di truppe verso i confini del Kurdistan del Sud.
Ai confini  sono state rafforzate le basi militari e nel corso dei recenti attacchi alla guerriglia 14  guerriglieri hanno perso la vita.   Ed almeno in tre casi, i cadaveri dei guerriglieri   hanno subito delle  mutilazioni ( vedi http://de.indymedia.org/2011/03/303513.shtml ) e secondo testimonianze oculari, i sette guerriglieri che sono  stati catturati vivi, sono stati vittime di esecuzioni illegali.  Nei prossimi giorni ne sapremo di più. Il governo, in prossimità delle elezioni vuol far crescere la tensione.  Ciò è avvenuto in particolar modo con la repressione delle manifestazioni di “disobbedienza civile per una soluzione politica” e  con l’intensificazione delle operazioni militari  che fanno crescere la preoccupazione nella popolazione di una guerra e di attacchi prima delle elezioni del 12 giugno.

Aggressioni alla popolazione kurda ed ai suoi rappresentanti
Considerato che non vi era stato nessun passo significativo da parte governativa, il KCK aveva dichiarato concluso lo stop alle armi unilaterale proclamato sei mesi prima; tuttavia la guerriglia aveva dichiarato che si sarebbe limitata esclusivamente a rispondere alle operazioni militari e agli attacchi. Di fronte a tutto ciò, la risposta del governo è stata l’aggressione in molti casi brutale, nei confronti delle manifestazioni di disobbedienza civile,  indette dal partito pro-kurdo del BDP e dal DTK( Congresso della società democratica) a partire dal 24 marzo scorso.  Sono rimasti feriti nelle aggressioni diversi politici kurdi, sindaci, deputati e rappresentanti della società civile kurda.  Ogni giorno si viene a sapere di nuovi arresti, solo nella scorsa settimana di centinaia.  Inoltre, il sindaco della città di Baskale, esponente del BDP, è stato sollevato dall’incarico, accusato d’aver fatto propaganda per una “organizzazione illegale”. Altri membri della direzione del BDP di Yüksekova, Wan, Kızıltepe e amche di altre città sono stati tratti in arresto.  Oltre duemila tra rappresentanti politici, del sindacato, della società civile sono stati tratti in arresto. Per la parte kurda,  viene di fatto resa impossibile un’attività politica legale.

Operazioni militari ed esecuzioni illegali
Mentre l’esercito turco rafforza le sue posizioni al confine, le regioni del Sud del Kurdistan vengono continuamente bombardate. I movimenti di truppe al confino lasciano intendere di preparativi di attacchi oltre confine. 

Contemporaneamente assistiamo a grosse operazioni militari a Şırnak, Dersim, Muş, Bingöl, Hakkari, Diyarbakır e Barman. Il 14 marzo sono caduti tre guerriglieri a Sirnak e il 18 marzo 4 a Bingol.  Le unità della guerriglia attaccate, erano unicamente in posizione difensiva  e non stavano preparando nessun attacco. La guerriglia in seguito a questi attacchi mortali ha risposto con azioni di rappresaglia. Il 21 marzo sono morti 3 soldati a Sirnak, il 23 marzo sono stati feriti due poliziotti a Hasankeyf,  ed è stato dato fuoco ad un automezzo della polizia.  Secondo fonti della guerriglia, l’attacco alla polizia ad Hasankeyf è stata espressamente un’azione di rappresaglia, in risposta agli attacchi su inermi dimostranti nel corso delle manifestazioni.

Si è saputo di una notizia di scontri a Hatay il primo aprile. 7 guerriglieri hanno perso la vita nel circondario di Hassa. Secondo testimonianze oculari, sono stati catturati vivi e sul posto impiccati.  Dopo questo attacco, nella regione di Osmaniye è stato attaccato un convoglio militare. Un soldato è morto e sei sono rimasti feriti.

Artigliera ed attacchi aerei- Bombardati villaggi
L’esercito turco fa un uso massiccio di artiglieria nel territorio controllato dalla guerriglia nelle zone di Zap e Haftanin.  Non passa un giorno che non vi sia un bombardamento. Nell’ultimo anno, in seguito ai bombardamenti oltre 50mila civili sono stati costretti a lasciare la loro terra e vi sono stati gravi danni alle abitazioni  e ai terreni destinati alla coltivazione.  E,  vi sono stati anche degli attacchi aerei. Il 29 marzo scorso degli F-16 dell’aviazione turca hanno attaccato per oltre due  ore il villaggio di Ayyan e la regione del Besta. Il 31 marzo scorso, gli F-16 hanno cercato di colpire di nuovo, ma sono stati costretti a far marcia indietro dalla contraerea della guerriglia. IL 30 e il 31 marzo quei territori sono stati bombardati anche dagli elicotteri da combattimento cobra che più volte sono stati costretti dalla  contraerea della guerriglia alla ritirata.  Prima, durante e dopo gli attacchi vi sono stati incursioni dei Predator e degli Heron Drohnen.

Anche nella regione di Dersim l’esercito ha fatto uso degli elicotteri cobra. Molte terre coltivate e boschi sono andati distrutti.  E, si parla di uso di bombe al fosforo.

Nuove basi militari nella regione di Hakkari
In molti villaggi nella regione di Hakkari stanno sorgendo nuovi postazioni militari. La popolazione del posto è molto preoccupata. Inoltre nella regione di Yüksekova,  l’esercito sta prendendo posizione sulle vette dei monti per installare un sistema di telecomunicazione. ( Kurdishinfo 5-4-2011)

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