mercoledì 31 ottobre 2012

Firma la petizione a sostegno degli scioperanti della fame curdi

PETITION, —Oltre 700 prigionieri politici curdi sono attualmente in sciopero della fame in Turchia,con alcuni di loro che hanno rifiutato il cibo per 49 giorni.La situazione sta raggiungendo il punto di crisi,e adesso nel mondo la gente sta incominciando a mostrare il proprio sostegno per gli scioperanti e le loro richieste.
Una petizione e' stata avviata da un gruppo di studiosi di scienze sociali su  Change.org che richiama ad un maggiore sostegno per gli scioperanti della fame.La petizione  puo' essere
Si prega di firmare con il vostro nome e dimostrare il vostro supporto! È possibile visualizzare un elenco dei primi firmatari di seguito.

Sintesi stampa:

Un gruppo internazionale di studiosi di scienze sociali con interessi di ricerca sulla questione kurda ha lanciato una una campagna richiamando il governo turco a rispondere alle richieste
dei prigionieri politici curdi la cui protesta dello sciopero della fame e' entrata in una fase cruciale.
Oltre 700 detenuti curdi sono al 49° giorno dello sciopero della fame al 30 Ottobre 2012,per il diritto alla difesa nella loro madrelingua e la fine dell'isolamento di Abdullah Ocalan,illeader incarcerato del PKK.Esperti medici confermano che il 40°giorno rappresenta la soglia dove iniziano le disfunzioni fisiche e mentali,e così come i casi di morte cominciano a verificarsi.
I firmatari dichiarano il pieno appoggio alle richieste dei detenuti politici,che loro credono,essere tra i diritti umani fondamentali.La petizione sottolinea che l'opinione della comunita' internazionale
sulla Turchia  sarà fortemente modellata dal modo in cui vengono gestiti gli scioperi della fame presenti e ricorda agli interessati,inclusi il Presidente,Il Primo Ministro ed il Ministro della Giustizia,
che saranno personalmente responsabili se questa protesta dovesse terminare con una tragedia umana.
Ricordando il prezzo devastante delle operazioni contro le prigioni del 2000, i firmatari avvisano il governo turco che ogni tentativo di intervento forzato, potrebbe causare un danno irreparabile
e distruggere il terreno democratico già debole per una soluzione pacifica della questione curda.
La petizione ha ricevuto grande interesse e sostegno dai circoli accademici nel mondo,raggiungendo oltre mille firmatari nel solo primo giorno.Alcuni studiosi di scienze sociali di importanza internazionale ha inviato messaggi di sostegno alla campagna.
Il professore Michael Taussig della Columbia University,un'autorita' internazionale in antropologia,ha firmato la petizine con il seguente commento:"'Per lo Stato turco: si prega di partecipare immediatamente al benessere di questi prigionieri coraggiosi".La preminente teorica femminista Professoressa Judith Butler dell'Univerista della California a Berkeley, ha scritto:"Il governo turco deve avviare un dialogo serio con questi prigionieri, che ora rischiano la vita per esporre l'ingiustizia in cui vivono".
E Noam Chomsky ha dichiarato: "l'umanità esige che il motivo giusto e disperato di questi prigionieri per il dialogo debba essere risolto in modo rapido e appropriato, senza indugio."

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