La sede di Diyarbakir dell´Associazione per i Diritti Umani (IHD) ha presentato il rapporto sulle violazioni dei diritti nella regione kurda per l´anno 2012.
Secondo il rapporto, durante lo scorso anno sono state registrate 21.107 violazioni, che rivelano un sostanziale aumento in particolare per quello che riguarda le carceri ed il numero dei morti durante gli scontri.
Intervenendo durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto, Raci Bilici, il Segretario della sede di Diyarbakır dell´IHD, ha affermato che le violazioni dei diritti nella regione kurda sono state una conseguenza della situazione di stallo nella questione kurda ed ha invitato il Governo a progredire in modo più efficace nel processo di dialogo.
Bilici ha sottolineato che le incessanti operazioni militari e le politiche di sicurezza del Governo hanno trascinato l´intera area in un clima di conflitto: gli scontri e le morti nel 2012 sono raddoppiati rispetto agli anni precedenti.
Ha inoltre ricordato il massacro di Roboski (Şırnak), che ha causato la morte di 34 civili il 28 Dicembre 2011, ed ha aggiunto che nessun progresso si è registrato durante l´anno passato per garantire il diritto alla vita dei civili: "La guerra in corso nella regione kurda danneggia principalmente le persone innocenti. L´impunità dei colpevoli stimola gli ufficiali statali ad attaccare ed uccidere ancora di più i civili”.
Bilici ha osservato che l´anno 2012 ha assistito prevalentemente ad un aumento delle violazioni dei diritti e dei maltrattamenti all´interno delle carceri, ad attacchi alla libertà di pensiero e d´espressione, a divieti di incontri e manifestazioni ed a violazioni dei diritti economici e sociali.
Ha ricordato lo sciopero della fame di massa, effettuato dai prigionieri politici kurdi per 68 giorni, sottolineando che questa protesta è stata intrapresa contro l´aggravato isolamento a cui è soggetto il leader incarcerato del PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) Abdullah Öcalan.
La fine della protesta, avvenuta in seguito ad un appello di Öcalan, ha ancora una volta rivelato il significativo ruolo che il leader kurdo puó giocare sul cammino verso la soluzione della questione kurda.
Bilici ha richiamato l´attenzione sulle operazioni KCK (Unione delle Comunità Kurde), che hanno condotto all´arresto di migliaia di rappresentanti politici, attivisti per i diritti umani, funzionari di ONG, avvocati, studenti ed accademici a causa del ruolo d´opposizione che hanno assunto; il Governo dovrebbe garantire il rilascio di queste persone eliminando tutti gli ostacoli alla libertà di pensiero e d´espressione nel campo d´applicazione delle norme universali: tale passo fornirà un´enorme contributo al processo di colloqui in corso.
Di seguito una lista delle principali violazioni dei diritti nell´anno 2012:
* 237 membri delle forze di sicurezza sono morti, 459 sono stati feriti durante scontri a fuoco
* 284 militanti del PKK sono morti, 11 sono stati feriti durante scontri a fuoco
* 56 civili sono stati uccisi, 228 feriti in omicidi irrisolti, extragiudiziari e scontri a fuoco
* 23 persone hanno perso la vita in casi di morti sospette
* 31 persone sono morte e 3 sono state ferite a causa di negligenza ufficiale o per errore
*11 soldati/ufficiali di polizia si sono suicidati e 5 hanno tentato il suicidio
* 41 donne si sono suicidate ed 8 hanno tentato il suicidio
* 45 uomini si sono suicidati e 22 hanno tentato il suicidio
* 20 minorenni si sono suicidati e 4 hanno tentato il suicidio
* 4418 persone tratte in custodia cautelare
* 1475 persone incarcerate
130 persone detenute dai militanti del movimento kurdo
*876 casi di tortura e trattamenti inumani
*213 casi d´intervento in eventi sociali, 315 persone ferite
*1971 persone soggette ad indagine, processo legale e sanzione
*127 partiti politici, sindacati, associazioni ed istituzioni culturali perquisite ed attaccate
*12 partiti politici, sindacati, associazioni ed istituzioni culturali fatte chiudere
*447 casi di divieto all´auto-difesa in lingua madre
*3236 violazioni di diritti in carcere
*395 casi di violazione dei diritti economici e sociali
*12 villaggi evacuati e rasi al suolo tramite incendio
*33 terreni e campi rasi al suolo tramite incendio
*89 casi di vietato accesso al terreno, di divieto di pascolo e pastorizia
*47 casi di violazioni dei diritti a causa delle operazioni militari
*13 fosse comuni segnalate dove sarebbero sepolte 80 persone
*4 fosse comuni scoperte con 37 persone sepolte
*31 casi di maltrattamento sui corpi dei militanti morti
*5631 casi di altre violazioni
Numero totale delle violazioni: 21107
ANF, Diyarbakır/Amed
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