domenica 18 novembre 2012

News sullo sciopero della fame

Lettera dal deputato del BDP incarcerato Sarıyıldız
Il deputato in carcere del Partito per la Pace e la Democrazia (BDP) Faysal Sarıyıldız ha scritto in merito allo sciopero della fame dei detenuti kurdi ed ha invitato al sostegno degli scioperanti all’interno di una lettera inviata al suo partito.   
Caro lettore, uno o più d’uno delle nostre migliaia di compagni in carcere potrebbe star attraversando la soglia critica mentre stai leggendo questa lettera.
Stiamo imparando dall’esperienza cosa significa per un corpo svanire, diventare sempre più esile. I nostri compagni non si aspettano niente dal sistema fascista, poiché sanno molto bene cosa significa essere lasciati in balia della sua pietà. Vorremmo che il nostro popolo agisse tenendo questo in mente.
Le avventure di vita di dieci dei nostri compagni nella nostra sezione forniscono un’idea molto precisa della struttura sociologica del movimento kurdo e dello sciopero della fame, intrapreso da giovani arrestati dopo essere entrati nella guerriglia dalle università, dai villaggi e dalle città e portato avanti anche da membri del Comitato Esecutivo Centrale del BDP, membri di consigli cittadini, da altre persone arrestate a causa del loro lavoro o a causa delle istituzioni a cui appartengono, dagli arrestati durante le manifestazioni e da molti altri provenienti da tutte le sezioni della società kurda. Nella sua essenza, questo sciopero della fame è condotto da persone che vivono in ciò che chiamiamo nazione democratica […]  
Oggi [12 Novembre], i miei compagni sono entrati nel 62o giorno di sciopero della fame mentre io mi appresto a cominciare il 30o. Alcune persone della nostra sezione, Dijwar, Mahir ed il dott. Cihan, non riescono più ad inghiottire liquidi. Un compagno sta cercando di farli bere dicendo: “Un rivoluzionario dovrebbe mantenere la sua ferma volontà e dignità fino all’ultimo momento, anche fino alla morte”.

I Kurdi scendono in strada per lo sciopero della fame di massa
I Kurdi stanno scendendo in strada oggi in sostegno al Partito per la Pace e la Democrazia (BDP), che ha annunciato tre giorni fa che migliaia di persone nel paese avrebbero intrapreso scioperi della fame di 48 ore il 17 e 18 Novembre sotto la guida del partito, per esprimere solidarietà ai detenuti in sciopero della fame ed alle richieste da loro evidenziate. 
Alle persone che sono scese in strada oggi nella principale città kurda Diyarbakır è stato proibito di raggiungere la zona del parco Orman, in cui era stato programmato lo svolgimento di uno sciopero della fame di due giorni. Centinaia di persone perciò hanno dato inizio ad un presidio di fronte all’edificio del BDP, per protestare contro l’ostacolamento da parte della polizia e contro il divieto emesso dal Governatore nei confronti dello sciopero della fame di massa, considerato “illegale”.
Il Governatore ha anche ordinato il sequestro dei volantini d’invito alla protesta distribuiti in città. In seguito al divieto, la zona del parco Orman è stata bloccata da numerose squadre di polizia, supportate da centinaia d’altre provenienti da città vicine. 
Le autorità di polizia hanno dichiarato che il Governatore ha vietato qualsiasi incontro o manifestazione.
Centinaia di persone si sono radunate anche nelle province di Şırnak, Istanbul, Ankara, Adana, Mersin, Konya e molte altre, in sostegno alla “resistenza di massa” a cui il BDP ha fatto appello per affrontare lo sciopero della fame in corso nelle carceri.
La polizia ha attaccato il corteo che si stava svolgendo nel distretto di Yüksekova ad Hakkari: il luogo si è tramutato in un campo di battaglia poichè centinaia di persone sono state pesantemente attaccate con panzer e gas lacrimogeni mentre si dirigevano verso il parco Musa Anter, in cui era programmato lo svolgimento dello sciopero della fame.  In seguito all’incidente, la folla è comunque riuscita a raggiungere il parco dove però è stata nuovamente attaccata poco dopo aver cominciato la protesta. Secondo quanto riportato, gli scontri continuano tuttora in alcune zone.

Detenuto in sciopero della fame ricoverato a Diyarbakır
Ümit Aslan, prigioniero politico in sciopero della fame dal 4 Novembre, è stato ricoverato ieri notte intorno alle 3.00 circa ora locale a causa di un’emorragia gastrica.  
Aslan, 32 anni, in sciopero della fame all’interno del carcere di tipo D di Diyarbakır è stato trasferito all’Ospedale dell’Università di Dicle, dopo essere stato sottoposto a cure mediche urgenti presso l’Ospedale di Formazione e Ricerca. Secondo quanto riportato, Aslan è al momento sotto osservazione; due anni fa aveva subito un trapianto di fegato.  
Lo sciopero della fame, a cui aderiscono diecimila prigionieri kurdi, è entrato nel 67° giorno.

ANF NEWS AGENCY

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