L’ufficio centrale del Partito della Pace e delle Democrazia (BDP) ha pubblicato oggi un comunicato sugli esiti dell’incontro di ieri del Comitato Esecutivo Centrale.
Il BDP ha affermato che l’incontro si è concentrato sulla recente visita ad Abdullah Öcalan, il leader incarcerato del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), sul clima politico attuale in Turchia e sulle iniziative per l’8 Marzo ed il Newroz.
Il BDP ha valutato il recente processo di colloqui lanciato da Öcalan come un passo storico ed ha aggiunto: “I colloqui che il sig. Öcalan sta intrattenendo con le autorità statali negli ultimi cinque mesi, il suo incontro con la delegazione del BDP e le lettere che ha inviato al nostro partito, al KCK (Unione delle Comunità Kurde) ed alle unità in Europa sono fatti di importanza storica”.
Ha sottolineato che, dalla fondazione della Repubblica, lo stato turco sta per la prima volta effettuando un dialogo veramente ampio con un leader kurdo ed ha osservato che la Turchia sta attraversando questo significativo processo grazie al leader del popolo kurdo Abdullah Öcalan, che sta effettuando una lotta non comune per la libertà sotto regime di isolamento.
Il BDP ha rimarcato che la lotta combattuta dal popolo kurdo per la libertà di Öcalan e la resistenza dimostrata tramite lo sciopero della fame hanno permesso il riconoscimento di Öcalan come interlocutore per una soluzione della questione kurda.
Il BDP ha ammonito però che il cosiddetto “processo di Imralı” non significa una soluzione ma esclusivamente un inizio della strada verso la soluzione: “E’ un compito impegnativo e rischioso avanzare in questo processo ed assicurare una repubblica democratica dove possiamo auto-governarci ed ottenere uno status”.
Inoltre ha sottolineato che il partito continuerà anche a lottare contro le politiche anti-democratiche del Governo AKP: “Senza una vera democrazia ed una repubblica democratica, richiesta non solo dai Kurdi ma anche da tutte le altre popolazioni e da tutti gli oppressi, non può essere assicurata una soluzione della questione kurda. Il processo corrente richiede perciò una lotta da parte di tutte le potenze che si schierano con la democrazia”.
Il BDP ha osservato che esiste un’urgente necessità di una costituzione democratica, che dovrebbe rigettare la centralizzazione e l’egemonia, garantire l’uguaglianza, i diritti sociali di tutte le popolazioni e la libertà di religione e rafforzare l’auto-governo; è stato aggiunto che il partito continuerà anche a dimostrare la sua solidarietà al Rojava Kurdistan.
ANF Ankara
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