martedì 6 marzo 2012

Abusi sui minori nelle carceri turche

Emergono nuove rivelazioni sugli abusi dopo le denunce di Pozantı

Al nostro arrivo, siamo stati costretti più volte ad attraversare completamente nudi i raggi x. I soldati colpivano le nostre dita mentre ci prendevano le impronte digitali. Poi ci portarono in una stanza buia dove siamo stati costretti a denudarci. Ci hanno versato addosso dell’acqua gelida e ci hanno percosso con i tubi di gomma. "Così V. Y. (17 anni) ricorda il suo periodo di detenzione nel carcere Pozantı, dove ha trascorso quattro mesi e mezzo quando aveva 13 anni.
Quando le notizie in merito agli abusi della prigione di Pozantı, sono state diffuse anche dai media, l’IHD ha iniziato a riceve numerose testimonianze correlate a tali crimini.
V.Y. ricorda di essere stato stipato insieme ad altri 24 prigionieri in una cella originariamente creata per 14 persone e di essere stato costretto a chiamare i propri carcerieri “Signori”. Dichiara inoltre che, “ i prigionieri malati non ricevevano cure mediche e i prigionieri politici erano esclusi dalle attività sociali e dalle visite. Coloro che si ribellavano a tali trattamenti, venivano portati fuori dalle guardie e ritornavano con i pantaloni calati”.
V.Y. che è stato sottoposto a torture non solo nel carcere di Pozantı ma anche nella stazione di polizia e nella casa circondariale di tipo C, ha chiesto all’IHD di Adana assistenza legale.
Le famiglie dei minori detenuti, sono allarmate in merito alla decisine presa dal Governo di trasferire i detenuti minorenni nella prigione Sincan di Ankara. "Invece di trasferirli in una lontana prigione, dove non saremo in grado di far loro visita, dovrebbero migliorare le condizioni di Pozantı", dice Abdullah A, il cui figlio CA (17) è stato incarcerato per sei mesi.
ISelahattin Güvenç Presidente del GOC-Der di Adana, ha dichiarato "dalla fondazione della Repubblica turca, lo Stato mira a abusare dei bambini curdi", riferendosi ai crimini sessuali sulle bambine vittime di adozioni forzate e illegali, dopo il massacro Dersim nel 1938.
"Questa è la politica del Governo. Lo Stato ci toglie i bambini e li sottopone a molestie e abusi sessuali. E’ accaduto 74 anni alle bambine trapiantate nelle case dei soldati e sta accadendo anche oggi nelle carceri ", ha dichiarato Güvenç.

fonte : FIRAT

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