domenica 22 aprile 2012

Il dramma dei minori in carcere

Il minorenne T.T. che è stato incarcerato dopo aver raccontato i terribili abusi subiti nei carceri di Pozantı e nella casa circondariale Kürkçüler, è stato attaccato da un prigioniero comune mentre era ricoverato nel dipartimento di salute mentale dell’ospedale Ekrem Tok di Adana. La famiglia di T.T. , allarmata per la sicurezza del ragazzo, ha rivolto un appello per ottenerne l’immediato rilascio. T.T. è stato incarcerato il 7 marzo con l’accusa di aver preso parte a una manifestazione considerata illegale, il ragazzo in realtà è stato arrestato dopo aver rilasciato un’intervista all’agenzia DİHA in merito agli abusi subiti in carcere. La giornalista Özlem Agus che si era occupata del caso, è stata anch’essa arrestata con l’accusa di far parte di un’organizzazione illegale e di avar contribuito alla propaganda della stessa organizzazione.
Nuovi abusi ai danni di T.T.
E’ stato reso noto che T.T. ha tentato il suicidio per ben due volte. Dopo essere stato ricoverato nel reparto di psichiatria è stato percosso da un prigioniero comune il 19 marzo e il 20, l'attacco gli ha provocato una frattura al cranio. T.T. dopo aver rifiutato le terapie, aveva manifestato l'intenzione di tornare in prigione. Un soldato della gendarmeria ha ordinato ad alcuni detenuti ordinari di picchiare T.T . additandolo come “terrorista”.
I genitori del ragazzo sono molto preoccupati per la salute e la sicurezza del figlio e ne chiedono l’immediata scarcerazione. L’avvocato Tugay Bek che si sta occupando del caso, ha sottolineato che il violento attacco di cui è stato vittima il suo assistito, è la prova che il ragazzo deve essere rilaciato per poter così usufruire dei trattamenti necessari alla guarigione.

Interrogazione parlamentare in merito alle intercettazioni a cui sono sottoposti i Deputati del BDP
Il Deputato del BDP Ibrahim Rider ha presentato un'interrogazione parlamentare in relazione alle intercettazioni telefoniche a cui sono stati sottoposti i cellulari dei deputati del BDP e i telefoni degli uffici del medesimo partito.
Il 17 aprile il Ministro degli Affari interni, Idris Naim Şahin ha apertamente ammesso che i deputati del BDP erano sottoposti a intercettazioni. Il Ministro in un discorso al Parlamento ha fatto la seguente dichiarazione:"I deputati stavano parlando tra di loro in merito al Newroz, ne sono al corrente".

Tutte le attività degli avvocati di Ocalan sono considerate reati Le accuse contro i 50 avvocati del Leader del PKK Abdullah Öcalan considera tutti gli incontri e i contatti tra Öcalan e il team di suoi avvocati come attività di un’organizzazione illegale. Gli appunti di tali riunioni,che sono stati resi noti attraverso i media, vengono ritenute prove di reato.
Le 890 pagine cariche di accuse sono in gran parte composte dai dialoghi tra Öcalan e gli avvocati, che sono stati pubblicati settimanalmente dalla stampa. Le note contenute in tali appunti sono state considerate come “istruzioni” per un’organizzazione illegale. Inoltre, i colloqui tra gli avvocati dello Studio Legale Asrin sono ritenute prove di reato. Questioni ordinarie come “Chi andrà a Imrali questa settimana?” o “ il nostro collega è in ufficio?”, vengono interpretate e giudicate come “attività di un’organizzazione illegale”.


Musicista kurdo condannato a 9 anni di prigione
Diyarbakir (DİHA) - Il musicista kurdo, Seyithan Karatas, che ha tenuto un concerto nel corso di un incontro elettorale a Karayazı il 2 giugno 2011 è stato condannato a nove anni e mezzo con l'accusa di essere un membro "dell'organizzazione illegale" e per "produzione di propaganda dell'organizzazione illegale". La corte lo ha ritenuto colpevole perchè ha cantato due canzoni con le parole "kurdo" e "Kurdistan". Karatas che è già stato in carcere per nove mesi, ha sottolineato che la sentenza è ingiusta e che le parole incriminate sono pronunciate ogni giorno sul canale televisivo statale kurdo TRT6.

fonte : UIKI Onlus

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