martedì 7 agosto 2012

Appello alla solidarietà per i giornalisti kurdi arrestati

35 giornalisti kurdi verranno processati ad Istanbul il 10 settembre 2012.
98 giornalisti kurdi, reporters, autori e collaboratori di testate sono incarcerati nelle prigioni turche. La più grande operazione di detenzione degli ultimi anni ha avuto luogo il 20 Dicembre 2011. 44 giornalisti sono stati arrestati e dopo 4 giorni, il 24 Dicembre, altri 35 hanno subito lo stesso destino. Vengono mantenuti in custodia circa nove mesi prima di essere processati davanti ad un tribunale.
Il governo AKP ha perseguito una politica cieca nei confronti della questione kurda, attuando arresti di massa che hanno coinvolto circa ottomila persone, nell´ambito di un´operazione definita “KCK” (Unione delle Comunità Kurde). In numerose province sono stati tratti in custodia rappresentanti del BDP, delle organizzazioni della società civile, avvocati, giornalisti, sindacalisti, studenti.
Durante i raid eseguiti dalla polizia nelle redazioni giornalistiche sono stati sequestrati numerosi materiali. E´ stata inoltre anche impedita la diffusione del giornale Özgür Gündem.
Secondo le accuse del procuratore, le seguenti azioni sono considerate come “crimine organizzato” ed “attività terroristiche”:
           -notizie riguardanti il terremoto
          -notizie di ambito giudiziario
          -notizie su molestie sessuali all’interno delle Turkish Airlines (THY)
          -notizie riguardanti manifestazioni pubbliche
          -conversazioni telefoniche con il direttore di una testata o l´autore di una notizia
          -conversazioni telefoniche con l´autore di una notizia riguardo ai titoli di un giornale         
          -possesso di un tesserino giallo da giornalista (in Turchia si ottiene il tesserino giallo            
           solo dopo aver lavorato come giornalista per un minimo di un anno presso una testata       
           riconosciuta)
          -discussioni, commenti e recensioni riguardo al progresso dell´agenda politica turca        
          -possesso di un passaporto, viaggi all´estero
          -riscuotere le quote di iscrizione agli abbonamenti alle testate giornalistiche         
          -per quanto riguarda la Compagnia di Distribuzione Turkuvaz, che distribuisce tutti i giornali in Turchia, raccogliere i proventi delle vendite dai singoli venditori
 Risulta perciò chiaro che le accuse e gli arresti non sono legittimi. Tutti i giornalisti kurdi arrestati verranno processati con l´accusa di essere una minaccia per il governo e le modifiche anti-democratiche che ha apportato, quali le operazioni di arresti di massa, attacchi violenti alle manifestazioni, ecc.  
 Il BDP invita l´opinione pubblica internazionale, i giornalisti, gli attivisti per i diritti umani e i rappresentanti politici, alla solidarietà per i giornalisti kurdi, allo scopo di promuovere un paese più democratico.   

Se desideri partecipare al processo come osservatore, comunicacelo.
In caso di necessità, possiamo fornire un interprete durante il processo. Non esitare a contattarci.
 Contatti mail:
diplo.bdp@hotmail.com
bdp.brussels@skynet.be
diplomasi.bdp@hotmail.com

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